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"IL BON TON DEL SAPER DONARE". RUBRICA DI BON TON DI ALBERTO PRESUTTI SU "POSTPOPULI.IT"




Rubrica di Bon Ton

IL BON TON DEL REGALO

Spesso ci facciamo consigliare pur di superare l’imbarazzo nella scelta del regalo più giusto e, al contempo, originale.

Regalare è un’arte che rifugge ogni eccesso e caduta di tono e il Bon Ton è d’accordo!

Secondo voce popolare il miglior regalo è un “pensierino” scelto col cuore più che con la testa, per evitare “colpi di testa”. Il Bon Ton consiglia la regola di non esagerare mai nel donare, facendo troppi doni e sempre tutti preziosi, perché il regalo guai diventi espressione del nostro “ego”, e, in concreto, poi, un modo per sopraffare la personalità di chi riceverà il regalo

Quindi, per il Bon Ton, semplicità e buon gusto devono sposarsi anche nei regali più costosi.

Il regalo rappresenta, infatti, la manifestazione di un nostro sentimento e non potrà, in alcun caso, esser tale da metter a disagio il suo destinatario.

Il dono non è il quantum del nostro potere economico, della nostra munificenza, esibizione di generosità fine a se stessa. Sono sbagliati tutti i regali suggeriti dalle tendenze dell’ultimissima moda, che se del caso, ciascuno acquisterà, in proprio, per sé.

Esiste, per il Bon Ton, il regalo “giusto“?

Rispondere a questa domanda non è facile neanche per gli esperti, a dire la verità.

Apprestiamoci all’acquisto senza fantasticare troppo sulle possibili aspettative di chi lo riceverà senza badare a volerlo stupire.

Il regalo “giusto” sarà quello che meglio riuscirà a supportare l’equazione: confidenza sta all’intimità quanto valore sta all’occasione.

Impariamo a “tarare” il regalo all’occasione e alla confidenza che abbiamo con il destinatario, valutando la spesa in proporzione ai nostri mezzi economici.

Il Bon Ton ci ricorda come un biglietto di accompagnamento non possa mai mancare.

Se non conosciamo i gusti del destinatario, doniamo un libro, – un best seller o un libro d’arte – la cui dedica apporremo non su una pagina interna, in quanto questo è privilegio del solo autore, ma nel biglietto.

Infine accettiamo sempre i regali col sorriso sulle labbra anche quando non ci piacciono, mai riciclandoli a posteriori.







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