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"A DIETA CON BON TON" a cura di Alberto Presutti




A DIETA CON BON TON


a cura di Alberto Presutti

Con l’arrivo dell’estate e con la fine delle vacanze, fioriscono le diete e il bisogno di ritrovar se stessi con una “remise en forme” che depuri e consenta di riacquisire quel benessere che è andato perduto, prima con la vita sedentaria di casa ed ufficio poi con gli stravizi vacanzieri.

Oggigiorno, la dieta fa parte della nostra cultura alimentare, e spesso si esplica come uno stile di vita che si contrappone ai piaceri della tavola. Le esagerazioni alimentari sono sbagliate, ma la dieta non può essere effettuata solo per seguire una moda o per ricercare, ostinatamente, un riscontro estetico.

Ma cosa consiglia il Bon Ton a proposito di diete?

La cura di sé passa attraverso l’auto-controllo, il sapersi gestire, osservare, amare.

E’, certamente buona regola, quando si decide di seguire una dieta, o di ricorrere all’uso di tisane depuranti che sostituiscano il bere o il cibo, non imporre, in nessun modo, questo percorso deprivativo ai nostri parenti, e soprattutto al partner così come ai figli, negando la preparazione di piatti abituali e succulenti, che a seguito della dieta, ora si devono aborrire.

Assolutamente non si deve costringere mai gli ospiti ad assecondare la dieta che si effettua, né con una cucina leggera e parca di porzioni, né, con gran cattivo gusto, illustrando pedantemente i benefici fisici derivanti dall’essere a dieta, a tavola.

Pertanto il Bon Ton impone di non cominciare a criticare, in alcun ambito o situazione, le altrui abitudini alimentari che non si sposerebbero con la dieta che si è scelta, che non deve essere sentita come una religione i cui dogmi non sono discutibili e chi lo fa è un eretico da perseguitare! Purtroppo questo è un modo antipatico ma molto frequente di relazionarsi che sconfina nella più gretta maleducazione.

Ovviamente, solo perché si ottempera ai dettami di una dieta, guai a rinunciare alla consueta vita sociale, evitando la frequentazione di ristoranti e riservando le uscite solo a praticare le austere sale di laboratori macrobiotici.

C’è poi un errore a cui bisogna sfuggire, come ricorda il Bon Ton, e cioè quello di obbligare gli amici da cui si è ospiti, a cucinare piatti afferenti alla dieta che si segue, magari di difficile preparazione per pesatura ed ingredienti, ma a cui non si riesce più a fare a meno, neanche per una volta!

Se, invece, non si vuole svelare d’essere a dieta, è meglio inventarsi una scusa plausibile che giustifichi “l’occasionale” poco appetito, ma stando attenti a non “mangiare con gli occhi” i piatti altrui!







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