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Alberto Presutti su "DEGUSTA" Di DICEMBRE


Rubrica

"MAI DIRE BUON APPETITO"




RELAZIONI INTERPERSONALI MA CON BON TON

Ogni giorno, è facile, che
simpatie e antipatie
interferiscano nelle relazioni interpersonali
migliorandole o peggiorandole.

Si dice, comunemente, che qualcuno, già appena conosciuto, possa suscitare “a pelle”, simpatia o antipatia, tanto che, appunto, sin da subito, il nostro atteggiamento nei suoi confronti sia ben disposto o, al contrario, appaia di chiusura.

Il vero problema nasce quando sarà l'antipatia a prevalere e a condizionare emotivamente e, a volte, istantaneamente, il nostro comportamento che rischierà di divenire non più ben educato.

Purtroppo, un po' tutti noi, per un motivo vero o presunto, finiamo per coltivare l'idea di avere un “nemico”. Carriera, competizione sociale, semplice screzio passionale come può accadere con l'ex coniuge con cui non si riesce a trovare un equilibrio e un accordo pacificatorio, queste ed altre motivazioni mutano i nostri atteggiamenti che diventano, per conseguenza, scorbutici, aggressivi, scostanti, persino cattivi.

Chiediamoci quale condotta consiglia di tenere il Bon Ton nei riguardi di tutte quelle persone che non riusciamo a sopportare e con cui siamo sempre sul punto di litigare, pubblicamente, anche.

Solo facendo riferimento alle regole del Bon Ton possiamo, infatti, dirimere queste situazioni tanto imbarazzanti quanto pericolose per noi e la nostra immagine e reputazione.

Quando, in un evento pubblico o mondano, il nostro malumore esorbita, per causa di una irresistibile antipatia, non evitiamo, però, di dare un saluto di circostanza che è d'obbligo per educazione e non raccogliamo mai qualsiasi provocazione tesa a sfidare la nostra pazienza.

Nel corso di un occasione conviviale o durante una festa, non potremo assolutamente permetterci di guastare la gioiosa atmosfera generale dando improvvisamente in plateali escandescenze.

Per il Bon Ton la miglior scelta che possiamo praticare è una signorile indifferenza che, contraddistinguendoci, costituirà anche un argine invalicabile.

Ogni sgarbo o scortesia nei confronti di un altro invitato, è ovvio che offenderà, di riflesso, i padroni di casa, per cui con stile e Bon Ton chiediamo, preventivamente, se ne abbiamo il forte sospetto, circa la presenza di un invitato a noi non gradito, facendo presente che in sua presenza, la nostra, non potrebbe coesistere.

Nel caso in cui non potessimo avvisare i padroni di casa, al termine dell'evento conviviale o della festa, li avviseremo che il nostro comportamento meno cordiale del solito, era dovuto ad una presenza per noi ostile, essendo questo anche un modo tacito per comunicare loro che al prossimo party non gradiremmo essere invitati se vi dovesse partecipare talaltra persona.

In conclusione, il Bon Ton ci suggerisce che la simpatia, per contro, non debba diventare mai una forma di adulazione o una fonte di complimenti esagerati, continuativi e surreali, e soprattutto, non debba piegarci a perdere la dignità e il buon gusto!


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