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"BUSINESS ETIQUETTE, BON TON, STILE IN RAPPORTO COI GIOVANI CHE ENTRANO IN AZIENDA". INTERVISTA AD UNA STAGISTA, EX STUDENTESSA DI ALBERTO PRESUTTI



Business Etiquette, Bon Ton, Stile
in rapporto coi giovani che entrano in azienda

Parla la dott.ssa Silvia Trampetti
 studentessa al Master in Comunicazione, Banche e Assicurazioni,
tenuto dall’Associazione Eraclito 2000
e oggi giovane stagista.

Silvia Trampetti è stata una mia studentessa e, mi piace interpellarla, 
per avere un suo parere su quanto Stile, Buona Educazione e Business Etiquette, 
l'abbiano aiutata nella vita sociale e professionale. 


Prima di frequentare la lezione sulla Business Etiquette del Maestro   Alberto Presutti al Master CBA di “Eraklito2000”, a Pisa, cosa conosceva  di questa disciplina?

Diciamo conoscevo “l’Etichetta” o meglio il “Bon Ton”, come si suol dire, a livello di insieme di norme convenzionali per avere i famosi “buoni” comportamenti che ci si aspetta da altre persone per risultare “educati” all’interno della società. Certo, la lezione del Maestro Presutti nel contesto quale quello del Master ne ha messo in luce aspetti importanti che, in prima battuta mi permetto di dire, avevo sottovalutato. È stato molto interessante quindi conoscere queste dinamiche e capire come queste possano fare la differenza e soprattutto possano dare quel taglio diplomatico, professionale e serio ai rapporti di lavoro.


Quanto ritiene utile, già per uno stagista, conoscere le regole ed i codici della Business Etiquette, e, una volta appresi, quanto le sono state giovevoli nella sua vita sociale e professionale?

Credo sia essenziale, importante e aggiungo doveroso, essere sensibili anche a questi aspetti, che per la maggioranza vengono ahimè presi sottogamba.
Eppure, mi permetto di dire, alla fine, che siamo stagisti, impiegati, manager, dirigenti, professori e chi più ne ha ne metta, credo non ci sia un vero limite nell’avere la giusta educazione nel giusto modo di porsi e sapersi rapportare.
Quando parliamo di questi argomenti secondo me parliamo di qualcosa che è veramente raro da riscontrare e devo riconoscere invece che è questo un qualcosa che va al di là della semplice, per quanto semplice si possa chiamare, cultura e preparazione accademico-professionale che si ha.


Secondo lei, le aziende dovrebbero investire nella formazione afferente al Bon Ton, Galateo e Business Etiquette o pensa che è una formazione che si può imparare esperienzialmente?

Per la mia opinione personale, a mancare nei contesti lavorativi sono proprio a volte i vecchi valori di cui oggi purtroppo pare se ne stiano perdendo le tracce. Mi riferisco a cortesia, buona educazione, modi gentili e soprattutto direi pazienza per sapersi porre sempre con la massima disponibilità e diplomazia.

Spesso al giorno d’oggi le persone vivono la propria vita con nervosismo, frenesia, si è sempre sommersi da mille impegni che alla fine della giornata non si sa nemmeno quanti se ne riusciranno a portare a termine. È come se tutti vivessero in una corsa incessante e poi inevitabilmente si finisce per scontrare.
Credo quindi che la Business Etiquette non rappresenti solo una soluzione a ciò ma un aiuto per superare in modo responsabile queste difficoltà di tutti i giorni e nello stesso tempo una chiave di successo strategica per intrattenere rapporti di lavoro di lunga durata nonchè tutta una serie di azioni che vanno a servizio della stessa azienda.


Ritiene che il Maestro Presutti, a lezione, abbia illustrato in modo efficace e proficuo, oltre che interessante, le regole della Business Etiquette?

Direi decisamente di si. Ha saputo dimostrare magistralmente l’importanza strategica di questa disciplina sapendo metterne in luce aspetti che per noi era importante conoscere per la nostra futura vita lavorativa; e poi credo che un po’ noi tutti presenti alla sua lezione ne abbiamo preso atto!





    

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