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"IL BON TON DEL FUMATORE". ARTICOLO DI ALBERTO PRESUTTI PER LA RUBRICA DI BON TON SU "OUTSIDERNEWS.NET"




Rubrica di Bon Ton

Il Bon Ton del fumatore


(24 settembre 2012)


Fumare è un arte e ogni vero fumatore, sa bene che per lui il sigaro rappresenta una passione e un’attesa pausa da dedicare a se stesso, nella frenesia della vita quotidiana ed è difficile, se non impossibile, poterne fare a meno.

A seconda del momento in cui si decide di accenderlo, si apprezza il gusto e a seconda delle nostre condizioni fisiche e mentali anche la capacità di inebriare come un buon vino, ed è per questi motivi che il tempo ed il luogo in cui si decide di accendere il sigaro sono del tutto personali ma al contempo devono esser tali da rispettare la sensibilità altrui.

Pertanto, il vero fumatore riesce a trovare l’equilibrio più adatto alle proprie esigenze sempre nel rispetto dell’ambiente in cui si trova.

Il vero fumatore, infatti, conosce il Bon ton!

Tra le tante divisioni che il mondo conosce, una delle fondamentali, che è andata acuendosi in questi ultimi anni, e’ quella tra fumatori e non fumatori che mal sopportano il fumo altrui e che non vogliono respirarlo a lungo.

In ogni caso, quella del non fumatore e’ una scelta come quella di non bere alcool; la differenza magari e’ tutta nel fatto che se non si beve alcool poi non si obbliga il vicino di tavolo ad alzarsi ed ad andare a bere fuori dal Locale!

Col fumo, invece, il fumatore fa sì, che una sua scelta, finisca imposta a chi gli sta vicino, specialmente a bambini o a signore in stato interessante.

Dunque, se ci reca al ristorante, è meglio effettuare una telefonata preventiva per informarsi se il Locale dispone di salette fumatori. Il vero fumatore, per delicatezza, anche se il fumo e’ consentito, cerca di contenersi se ci sono dei bambini o se capisce che le persone circostanti ne patiscono un disagio.

In una casa privata, in passato, c’era l’educata abitudine propria del Bon ton, di chiedere: “Disturbo se fumo?”. Prima di tutto, dunque, si deve notare la presenza o meno di posacenere e nel caso manchino, se ne deduce chiaramente il messaggio: “A noi, qui, da’ fastidio il fumo. Per favore evitate”.

Al giorno d’oggi, sono moltissimi i fumatori sensibili ed educati che, se proprio non riescono a resistere per un paio d’ore, escono sul terrazzo o nel giardino dell’abitazione dove sono ospiti per non disturbare.

In alcune case vi e’ un locale in cui e’ consentito fumare, il cosiddetto fumoir, ed e’ un piacere, in questi casi, ritrovarsi con altri fumatori e, tutti insieme, gustarsi un buonsigaro, accompagnandolo con un bicchiere di whisky mentre si chiacchiera piacevolmente.

Se, invece, sono presenti su tavolini o sui soprammobili, dei posacenere, sicuramente in quella casa si può fumare, ma il Bon ton vuole che se ne richieda lo stesso il permesso.

E veniamo alla sfida tra sigarette e sigari.

Il poeta Rimbaud disse,una volta: ” Ad un certo punto le sigarette ti fanno passare la voglia di fumare! Ti fanno male! Tutto il contrario del sigaro, che è onesto e non tradisce il fumatore!”. Ma è anche la posa del fumatore che fa la differenza:

La sigaretta è un vezzo e un vizio, e spesso viene fumata in atteggiamenti che si coniugano alla volgarità, all’esibizionismo. Il Bon ton del sigaro, è connaturato, all’eleganza, alla plasticità, alla raffinatezza della posa di chi lo impugna, per fumarlo.

Il sigaro è, come dimenticarlo, espressione di voluttà, di passionalità, dunque, non ammette leziosità, né scatti nervosi, nel maneggiarlo, ma richiede un coinvolgimento e una passione da parte del suo fumatore che al momento di spegnerlo, non avrà i movimenti bruschi ed essenziali di chi accartoccia una sigaretta, quasi con disprezzo.          

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