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GALATEO E BON TON IN PILLOLE



GALATEO E BON TON IN PILLOLE

Mai indossare camicie aperte su un petto villoso.










Mai indossare un blazer blu con bottoni dorati, d'inverno.













Mai indossare magliette o capi, griffati.








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IL BREVIARIO DI BUSINESS ETIQUETTES
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BON TON, MODE E SELFBRAND




IL BON TON INSEGNA:
LE MODE ... SEGUIRLE MAI SERVIRLE!



Purtroppo, le mode e gli esempi televisivi, abituano e plagiano a seguire la corrente della superficialità e della maleducazione, dell'arroganza e della prepotenza, senza insegnare invece ad usare il discernimento proprio del Buon gusto e del Buon senso, mancando sempre più uno stile comportamentale che sia il biglietto da visita di presentazione e che distingua immediatamente e positivamente in qualunque circostanza e occasione.

I professionisti ed i manager sono i primi che devono recuperare il Bon Ton di un SelfBrand quale marchio esclusivo di sè, per evitare di apaprire insopportabili segugi ed imitatori o di una riudondante, e narcisistica immagine riflessa (ma distorta) o del comportamento dei loro Capi.



IL BON TON E' UN PROTOCOLLO COMPORTAMENTALE CODIFICATO?


IL BON TON E' ORAMAI
UN PARADOSSO SOCIALE?


Se esistesse un «protocollo comportamentale» codificato, probabilmente i rapporti tra le persone sarebbero molto più facili e meno carichi di ostilità o di incomprensioni reciproche, che degenerano spesso in liti, sttarismi, pregiudizi.

E anche se alcune modalità di «costume» continuano a essere problematiche come il bacio amicale tra uomini, sulle guance, o quello abitudinario tra uomini e donne, sempre sulle guncce, salutandosi, dopo appena essersi conosciuti, entrambi possono essere tutt'altro che ben accetti dai riceventi, il Bon Ton resta preziosa guida ai rapporti interpersonali.

Purtroppo, la percentuale di chi non conosce e non applica, quindi, le Buone maniere è superiore, a tutt'oggi, ai testimonial delle stesse, per cui gli educati si trovano spesso in ferale imbarazzo, pur essendo nel "giusto", socialmente, convivialmente, a volte, persino sentimentalmente! 

BON TON E COMUNICAZIONE NEL SELF BRAND




BON TON E COMUNICAZIONE NEL SELF BRAND


Il Bon Ton delle relazioni di lavoro si basa sul rispetto dell'ascolto altrui, sull'empatia, sul feed-back.

Si diventa persuasivi quando si è credibili, quando si è affidabili, quando si è educati.

Influenzare negativamente l'interlocutore è facile, già con il tono di voce, la postura, il gesticolare.

Seguire sempre le regole del Galateo della Comunicazione, è fondamentale.

> Consegna dei biglietti da visita, da farsi in fine colloquio, mai all'inizio.

Non invadere di carte e documenti l'altrui scrivania, senza chiederne il permesso,

> Non portarsi via penne o gadeget aziendali altrui, senza che siamo stati invitati a farlo.

> Non dondolarsi con il corpo.

> Non interrompere continuamente l'interlocutore.


BUSINESS ETIQUETTE PER RINNOVARE L'AMBIENTE AZIENDALE


BUSINESS ETIQUETTE PER CAMBIARE L'IMPRESA



Il primo fotogramma inquadra un dito malfermo che compone un numero telefonico su uno di quei vecchi apparecchi neri a parete. Il polpastrello a contatto con la bachelite produce un angoscioso rumore, siamo già al dramma. “Parlo con lo spettabile centralino della illustre Italpetrolcementermotessilfarmometalchimica? Sono la signora Fantozzi Pina, moglie del ragionier Fantozzi Ugo, vostro impiegato...”.


"Italpetrolcemetermotessilfarmometalchimica". Proprio cosi': nell'Italia degli anni '70, ancora lontanissima dai processi di informatizzazione e globalizzazione del lavoro, e' all'ombra della "mega-ditta" e del suo “universo”, si staglia, tramite la figura dell’impiegato Fantozzi, la metafora, tuttora valida, di un vuoto di regole protocollari che rappresenta l’impermeabilità alle norme e ai codici della “Business Etiquette” da parte del mondo aziendale italiano.


BUSINESS ETIQUETTE E CONFIDENZA IN UFFICIO


LA CONFIDENZA IN UFFICIO
PER LE REGOLE DI BUSINESS ETIQUETTE


Innanzitutto, in ufficio, sul lavoro, non ci si dà del "Tu" in modo automatico.

Per le regole di Business Etiquette in ufficio vige il "Lei", e sarà sempre la persona più importante o il cliente di riguardo, a proporre, eventualmente, di passare al "Tu".

Con i clienti è bene non essere mai troppo confidenziali, nè accettare la proposta di divenirlo, spesso fatta, da essi, per mero opportunismo.

Con la propria assistente - segretaria o stagista che sia - il "Lei" è di pragmatica. La segretaria cinquantenne non potrà, quindi, mai invitare il manager trentenne, a darsi del "Tu"!

Con i colleghi di lavoro la confidenza non deve divenire mancanza di rispetto. Il "Tu" inevitabile in ufficio, deve valere un "Lei", perchè il "Tu" avvicina troppo, e facilmente porta a confidenze non gradite.

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