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"Bon ton aiuata gli affari ". Per la Rubrica di Alberto Presutti su "Outsidernews"



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Rubrica di "Bon ton"
(24 Febbraio 2012)

Il Bon ton aiuta gli affari


Per professionisti e manager, cocktail party e aperitivi possono costituire momenti molto utili per effettuare un efficace operazione di business networking e il buffet, che non è altro che un pranzo in piedi, è il fulcro attorno al quale si sviluppa l’incontro e la comunicazione.


Presentarsi e comunicare il proprio brand, abbisogna, nel caso del buffet, di saper tenere un comportamento consono per quanto concerne lo stile, il buon gusto e l’osservanza delle regole del Galateo.

Purtroppo, qualunque frequentatore di eventi mondani o professionali nei quali il buffet è presente, può riscontrare e testimoniare la maleducazione fino all’arroganza che si impossessa, scatenandosi, spesso anche nei partecipanti più compassati o di età avanzata.

E’ davvero inverecondo come d’un tratto, a mò di sciame, tutti gli invitati, apertosi il buffet, si gettino su tartine, dolci e salati, e bevano, anzi, taluni sbevazzino, oltre misura, come mai farebbero a casa non dico loro, ovviamente, ma già di semplici conoscenti.

Vi è chi si piazza davanti ad un vassoio, ingollandosi in continuazione, chi, ostruitosi il passaggio tra lui stesso e il buffet, sgomita e allunga telescopicamente le braccia a cercare di cogliere, alla cieca, con mano dalla morsa a pinza, pur che sia qualcosa di commestibile, chi altro, addirittura, si colma il piatto fino a creare una piramide, facendo scorta di tramezzini e bignè, quasi non avesse cenato o fatto colazione da giorni e giorni e morisse di fame.

E così, c’è chi parla con la bocca piena e le labbra non nettate, mentre altri si ostinano a fare presentazioni tra persone che stanno deglutendo e non riescono ben a sillabare il proprio nome e cognome, mentre piatti e bicchieri, di cui nessuno si disfa, stanno ad ergersi come barriera nella comunicazione contro tutte le leggi della prossemica e del Bon ton.

Il cibo pare dividere più di quanto riesca ad unire, in queste occasioni, e il dilemma amletico “mangio o comunico” trova soluzione nel soddisfacimento del primario bisogno alimentare.

Tutti ignorano sostanzialmente tutti, sotto l’occhio abituato e, oramai, dallo sguardo rassegnato, dei camerieri.

Non v’è Bon ton o Galateo che tengano o trattengano e gli stessi invitati che s’abbuffano fino allo sfinimento, rimangono sorpresi, dalla velocità con cui il cibo sparisca, delusi.

Forse è un desinare compulsivo quello che il buffet eccita ed istiga, sicuramente è la morte del Bon ton e del buon senso, dell’educazione e del rispetto per chi ha fame sul serio!



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