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"Simpatie e antipatie all'insegna del Bon ton ". Per la Rubrica di Alberto Presutti su "Outsidernews"



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Rubrica di "Bon ton"

(18 Febbraio 2012)

Simpatie e antipatie all'insegna del Bon ton


Nella vita quotidiana, è facile che fattori di attrazione ed antipatia giochino un ruolo predominante nelle relazioni interpersonali. Spesso simpatie e antipatie nascono, come suol dirsi, “a pelle” ma è l’antipatia a coinvolgerci emotivamente e a volte, istantaneamente, portandoci a tenere atteggiamenti non propriamente educati.


Chi non ha un “nemico” per causa di carriera, di competizione sociale, o semplicemente per screzio passionale come l’ex coniuge con cui non si è mai trovato un equilibrio e un accordo pacificatori?

Quale comportamento ci consiglia il Bon ton nei riguardi di queste persone che non riusciamo a sopportare?

Oggigiorno, sono le regole del Bon ton utili a dirimere queste situazioni imbarazzanti.

Se in un occasione pubblica o conviviale, il nostro malumore tracima, causa una antipatia, non evitiamo un saluto di circostanza che è d’obbligo per educazione e non raccogliamo qualsivoglia altrui provocazione.

Durante una cena o nel corso di una festa, non potremo mai permetterci di avvelenare la gioiosa atmosfera generale dando in escandescenze o usando modi di sfida plateali.

Secondo il Bon ton l’indifferenza, la calma e il buon gusto, devono contraddistinguerci.

Ricordiamoci sempre che se ospiti, ogni sgarbo o scortesia nei confronti di un altro invitato offende, di riflesso, i padroni di casa, per cui con stile e Bon ton restiamo imperturbabili e con classe superiore, frutto di una autodisciplina che è bene saper coltivare, non diamo occasione per apparire noi gli sgarbati, privi di buona creanza e di gentilezza!

Certo, al termine dell’evento a cui partecipiamo, avviseremo i padroni di casa che il nostro comportamento meno cordiale del solito, era dovuto ad una presenza per noi ostile, cosicché, tacitamente, comunicheremo loro che al prossimo party non gradiremmo essere invitati se vi dovesse partecipare talaltra persona.

Assolutamente da non fare, per i principi propri del Bon ton, – precedentemente all’accettazione di un invito – è domandare chi siano gli altri ospiti, piuttosto avviseremo che non gradendo incontrare Tizio o Caia, piuttosto preferiremmo non intervenire, scusandocene, poiché non sussistono buoni rapporti con costoro.



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